lunedì 29 dicembre 2008

nuovo volto del Pescarotto Stanga

chissa'... comunque qualcosa si muove, anche se di Hotel e centri congressi la zona e' piena, per tacer della caserma dei Carabinieri, ogni novita' che possa portare un po' di movimento e' potenzialmente una buona cosa, credo

dal gazzettino di Padova:
Domenica 28 Dicembre 2008,
Un intervento su 13.385 metri quadri, nell’area sul retro dell’hotel Accademia Palace, che porterà alla realizzazione di due edifici: un palazzo di dieci piani e un altro più piccolo in cui dovrebbero trovare posto essenzialmente uffici. Così, nei prossimi mesi, cambierà il volto del quartiere Pescarotto.
Verranno abbattuti i capannoni e i casolari dismessi che oggi sono diventati rifugio soprattutto per extracomunitari clandestini dediti allo spaccio di droga alla Stanga.
Il piano di riqualificazione, presentato dall’impresa Porta Padova s.r.l, all’interno di quello che tre anni fa è diventato famoso per essere il quartiere a luci rosse di Padova e successivamente per ospitare i transfughi irregolari delle palazzine sgomberate della vicina via Anelli, ha già ricevuto il via libera per la delimitazione dell’area da parte della commissione Urbanistica di palazzo Moroni a cui è seguito, due settimane fa, il voto favorevole del Consiglio comunale.
«La ditta richiedente – si legge nella delibera approvata – nel predisporre la domanda di delimitazione d’ambito, ha presentato una proposta che prevede la demolizione dei fabbricati esistenti, la realizzazione di una nuova viabilità da collocarsi a ridosso della ferrovia, razionalizzando la viabilità esistente, e la costruzione di nuovi edifici, con destinazioni e dimensionamento rispettosi della normativa della zona polifunzionale commerciale-aritgianale».
E infatti il “new look” del Pescarotto non riguarderà solo l’aspetto architettonico, ma anche quello relativo alla mobilità.
La strada che oggi conduce dal cavalcavia Grassi alla Fiera sarà completamente ridisegnata andando a mettere in collegamento diretto il cavalcavia con il futuro boulevard Italia costruito al lato della ferrovia.
«Il progetto – spiega il presidente della commissione Urbanistica, Sandro Faleschini, consigliere comunale dei Socialisti – è molto interessante perché da un lato eliminerà il degrado creato dai pusher e dagli extracomunitari clandestini che avevano eletto i capannoni abbandonati nell’area a loro dimora, e dall’altro risistemerà tutta la viabilità del quartiere. Miglioreranno così gli accessi alla Fiera e al teorico auto silos».
«Inizialmente nei terreni in cui sorgeranno i due nuovi edifici – continua il presidente della commissione Urbanistica comunale – era stato pensato di trasferire la sede dell’Arpav, poi però l’ipotesi è abortita, e quando è stata sostituita da quella presentata dalla “Porta Padova s.r.l.” abbiamo dato il nostro parere positivo perché ci è sembrata una soluzione valida anche in vista della futura realizzazione del Ponte Verde».
I lavori, dopo la definitiva approvazione del progetto, potrebbero partire entro i prossimi sei mesi.
«Se non ci saranno rallentamenti – aggiunge Sandro Faleschini - credo questo sia il tempo ipotizzabile per cominciare l’opera».
Che andrà ad affiancarsi al nuovo polo universitario firmato dall’architetto ticinese Mario Botta. Il suo edificio “a fiore” sorgerà all’inizio di via del Pescarotto, nel terreno ex Rizzato acquistato dall’ateneo, e ospiterà le strutture di Biomedicina.
«Se davvero dovesse avvenire quanto è nei piani – commenta il presidente del comitato Pescarotto, Denis Menegazzo – per il nostro quartiere sarebbe una boccata d’ossigeno. L’operazione ci ridarebbe un po’ di vita e magari si porterebbe via tutto il degrado contro il quale abbiamo sempre combattuto».
Matteo Bernardini

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