venerdì 3 luglio 2009

si ricomincia

si ricomincia da dove eravamo rimasti, i bulli che mettono le mani nel piatto (pur senza alcun mertirto mi viene da pensare a leggere il nome di carrai) e i discoli a volerne una parte, cambia da verdi e prc a idv, ma il concetto e' lo stesso.

dal Gazzettino di Padova del 3 luglio:
Venerdì 3 Luglio 2009, Non solo la giunta non è chiusa, ma a questo punto il suo varo pare proprio che slitterà ai primi giorni della prossima settimana. Il problema non sono i nomi, ma gli equilibri politici. Interni alla maggioranza, e in particolare ai rapporti tra il Partito democratico e il suo principale alleato, l’Italia dei Valori. Che di fare da comprimario nella prossima amministrazione Zanonato, sempre più Pd-dipendente, non ci pensa nemmeno. Infatti gli assessori democratici nelle previsioni toccherebbero quota sette, con quattro “margheritini” (Ivo Rossi, Claudio Sinigaglia, Claudio Piron, Andrea Colasio) e tre ex-Ds (Marco Carrai, Mauro Bortoli e Umberto Zampieri, new entry). E allora ad una giunta monocolore l’Idv dice no. Rivendicando due assessorati e soprattutto il ruolo di vicesindaco, in qualità di secondo partito della coalizione vincente.
«I posticini non ci interessano – mette in chiaro il leader dell’Idv, Antonino Pipitone – Vogliamo ruoli di responsabilità e visibilità nel prossimo governo della città». Una linea ferma che non lascia spazio a dubbi e che Pipitone motiva analizzando l’impegno del suo partito nella difficile campagna elettorale che ha portato alla riconferma di Flavio Zanonato. «Abbiamo fatto il massimo. Di Pietro è venuto a Padova ben due volte per sostenere il sindaco. E comunque tutta la nostra squadra cittadina si è impegnata fino in fondo. Ora chiediamo un’adeguata rappresentanza nell’amministrazione della città».
Messaggi che il Partito democratico non ha lasciato cadere nel vuoto. E quell’esternazione “l’Idv il malcontento se lo farà passare”, pronunciata mercoledì da uno dei democratici, ieri sembrava già meno netta, tanto che in serata una delegazione del Pd - formata dal neo capogruppo Gianni Berno, eletto mercoledì all’unanimità dai consiglieri comunali democratici riuniti in assemblea in via Beato Pellegrino, da Umberto Zampieri e da Ivo Rossi - ha incontrato proprio Pipitone e la sua squadra cittadina per cercare una mediazione.
«Partiamo da punti di vista che possono apparire lontani, ma che alla fine siamo convinti possano trovare una sintesi – spiega Berno, 46 anni, sposato e padre di quattro figli, bancario e vice capogruppo del Pd nell’ultimo Consiglio comunale – Nella maggioranza ci sono tante personalità di spicco che possono ambire a ricoprire incarichi e mansioni importanti, purtroppo la coperta è corta e non tutti potranno rientrare in giunta, però penso anche che in corso d’opera si possa trovare una collocazione adeguata per tutti. E non dimentichiamo il ruolo dei presidenti di commissione: la loro è una carica assolutamente prestigiosa». Infine: «Con Pipitone abbiamo un ottimo rapporto personale. Andiamo quindi a negoziare con persone che hanno grande senso di responsabilità».
Intanto, se la giunta con ogni probabilità sarà ufficializzata in ritardo, il primo Consiglio comunale potrebbe invece essere anticipato all’11 luglio e alla sede di Palazzo della Ragione, per ospitare la prima riunione, si affianca ora anche il San Gaetano.
Matteo Bernardini

Nessun commento: