domenica 5 luglio 2009

che breve luna di miele

il sodalizio tra zanonato e l'idv in bilico, chi l'avrebbe mai detto, il gioviale sindaco in affanno a riconoscere i meriti altrui.

dal Gazzettino di Padova

Sabato 4 Luglio 2009,
«Abbiamo vinto perché ci siamo mossi con una forza tranquilla, instaurando un clima di amicizia e serenità che ha giovato. A voi va il mio ringraziamento, fortissimo: insisto nel dire che non ho vinto solo io ma un’intera squadra di persone che hanno lavorato bene». Pensieri e parole del sindaco Flavio Zanonato accompagnate da un fragoroso applauso della platea del centro congressi Papa Luciani. Era la sera del 26 giugno, cinque giorni dopo la vittoria nel ballottaggio contro Marco Marin. Sul palco, a introdurre il discorso di ringraziamento del sindaco riconfermato di fronte ai suoi sostenitori c’era Antonio Albuzio, candidato dell’Italia dei Valori alla presidenza della Provincia. Ma a poco più di una settimana di distanza da quella sera e da quelle parole, il clima nel vittorioso centrosinistra non è più lo stesso. E la luna di miele della maggioranza, di fatto, nemmeno mai iniziata. Perché dopo la vittoria proprio quell’Italia dei Valori, che a Zanonato ha portato in dote il 5,5 per cento e quasi settemila voti, alla fine delle negoziazioni post-elettorali si ritrova praticamente fuori dalla giunta.
«La cosa incredibile è il clima teso di queste ore – dice Silvia Clai, neo consigliere comunale dell’Italia dei Valori – Prima eravamo tutti amici e oggi invece si registra un’ostilità incredibile». «Credetemi – ripete amareggiato il leader cittadino dell’IdV, Antonino Pipitone – questa è una situazione che mai e poi mai mi sarei aspettato di vivere. E che qualcuno adesso non si azzardi a dire che noi abbiamo preteso sedie e posizioni di privilegio per sistemarci. Certe illazioni sarebbero scandalose». Infatti le richieste dell’IdV sono sempre state chiare. La prima chiedeva che in giunta fossero riservati due posti. Cosa che il sindaco ha respinto seccamente. In seconda battuta che ci fosse anche un solo assessore, ma che avesse pure la carica di vice sindaco. E qui la porta chiusa in faccia pare essere arrivata da Ivo Rossi che il ruolo di vice di Zanonato l’ha sentito “suo” sin dall’inizio della competizione elettorale. Inoltre, accanto all’assessore, l’Italia dei Valori spingeva per una presidenza di quartiere: il 4-Sud Est. Ma anche qui non c’è stata storia. E allora le conseguenze sono che il partito di Di Pietro, salvo svolte dell’ultim’ora, in giunta non ci entrerà e che a questo punto, pur rimanendo nella coalizione di centrosinistra non si sentirà legato dal vincolo di maggioranza. Valuterà le delibere che arriveranno in Consiglio comunale di volta in volta e non avrà l’obbligo di mantenere il numero legale.
«Faremo comunque il nostro dovere in virtù del senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto e mantenendo il mandato che i nostri elettori ci hanno consegnato – spiega Pipitone – Ci spiace solo che il sindaco abbia preferito valorizzare Zan e Rifondazione comunista». Partito al quale, ormai pare certo, toccherà la presidenza del Consiglio comunale affidata a Daniela Ruffini. «Mi pare che ormai siamo vicini a chiudere l’accordo – conferma il capogruppo del Pd, Gianni Berno – Così come per Marta Dalla Vecchia, rappresentante della civica che ha sostenuto Zanonato, in giunta. E con l’IdV continuiamo comunque a trattare per chiudere un accordo ragionevole».
Intanto il nuovo consiglio comunale è fissato per lunedì 13 alle 19 al centro San Gaetano.
Matteo Bernardini

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