venerdì 28 novembre 2008

qualcosa si muove

finalmente qualcosa si muove, e se l'Amministrazione e' assente la gente si organizza e da sempre piu' fiducia alle Forze dell'Ordine, finalmente.
dal Gazzettino del 28/11/2008:

Pescarotto dopo il blitz
I residenti denunciano chi affitta a spacciatori
(M.B.) Solo qualche giorno fa i condomini ai civici 15/A e 15/B di via Confalonieri, rione Pescarotto, pochi metri in linea d'aria da via Anelli, sono stati oggetto di un imponente blitz da parte di circa 200 Carabinieri. Un'azione come da tempo, alla Stanga, non se ne vedevano. Ma la situazione nei due palazzi, nonostante l'ennesimo intervento delle forze dell'ordine, non pare migliorare. E allora a scendere in campo sono gli stessi proprietari. Che ieri hanno avuto una riunione con il presidente del comitato Pescarotto, Denis Menegazzo.

«Ci siamo rivolti al comitato perché sappiamo che in zona è un punto di riferimento importante sia per i residenti che per la polizia e i carabinieri», spiega il proprietario di quattro appartamenti nei due edifici emuli ormai dei block di via Anelli.

«A questo punto riprende abbiamo deciso di denunciare quei proprietari che continuano ad affittare i loro appartamenti a persone che poi li usano come base per lo spaccio oppure la vendita di alcolici o altri prodotti alimentari. Siamo esasperati. La situazione nei nostri condomini è allucinante. I pusher nascondono la droga ovunque. Rompono tutto. Tolgono lampadine e interruttori per rimanere al buio. Di notte poi è il caos più assoluto. La gente dorme negli androni, sulle scale, dappertutto. Riescono ad entrare perché chi abita clandestinamente gli appartamenti apre loro le porte e le lascia aperte. Ormai siamo come in via Anelli, né più né meno».

«Ho acquistato i miei appartamenti (30 metri quadri l'uno) continua il piccolo proprietario di via Confalonieri nel 2003 a circa 50 mila euro. Ora, ammesso trovassi qualcuno a cui rivenderli, farei fatica a prenderne 30-35 mila».

Ma al Pescarotto torna ad acuirsi anche il problema del castello, il grande edificio in via Friburgo divenuto rifugio per numerosi immigrati clandestini e più volte murato.

«Nei giorni scorsi dice Denis Menegazzo i varchi dello stabile sono stati nuovamente violati. Ci sono persone che lo abitano. Abbiamo richiesto l'intervento delle forze dell'ordine e quello del proprietario per chiuderlo».

Nessun commento: