lunedì 24 novembre 2008

ma indovina chi si lamenta?

Alle solite i commercianti piangono il morto eppera' non sono disposti a venire incontro alla gente, secondo loro dovremmo spendere i nostri denari per mantenere il loro tenore di vita...
Insomma, nulla di nuovo sotto il fronte.

dal Gazzettino di PAdova del 23/11
Chi dice no Commercianti e Adiconsum uniti
«È come dare l'aspirina a un malato molto grave»
(E.F.) La distribuzione di latte e pasta gratis e del pane a un euro al chilo è stata accolta favorevolmente dalla cittadinanza come un'occasione per risparmiare un po' di denaro, ma non è stata, invece, ben vista dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni. In particolare, l'operazione di Rifondazione Comunista è stata bocciata da Ascom e Confesercenti. Il presidente Fernando Zilio non vede di buon occhio questa sorta di "svendita": «Non ritengo sia un'iniziativa da prendere d'esempio, oltre a non servire a nulla, la trovo antidemocratica e antisociale. Qualsiasi persona, anche la contessa di turno, ha potuto acquistare il pane a un prezzo stracciato. Sono convinto che il nostro impegno debba andare in un'altra direzione». Anche il direttore della Confesercenti Maurizio Francescon non condivide questa forma di aiuto: «Sono iniziative che non hanno nulla a che vedere con la lotta al caro-vita e la difesa dei commercianti. Creano invece tanta confusione nella gente, che si domanderà come sia possibile acquistare il pane a questo prezzo. È come dare un'aspirina a uno che è gravemente malato. Per essere utile Rifondazione Comunista dovrebbe invece impegnarsi per restituire potere d'acquisto agli stipendi delle famiglie».

Anche l'assessore al Commercio, Ruggero Pieruz, non condivide l'iniziativa della collega Daniela Ruffini: «Il mio giudizio non può essere asettico, sono un assessore al commercio, e pertanto difendo i commercianti. Con un'iniziativa di questo genere, invece, si fa loro del male. L'iniziativa della Ruffini ha solo un significato politico, è un modo per fare proseliti. Avrà anche venduto una tonnellata di pane, ma di che pane si tratta? Bisogna distinguere il prodotto artigianale da quello industriale. Riconosco alla Ruffini di aver dato spazio per una volta anche alle periferie, ma la inviterei piuttosto a collaborare con le associazioni di categoria e con le istituzioni per abbassare i prezzi».

In linea con queste posizioni anche l'opinione del segretario provinciale di Adiconsum Roberto Nardo: «Sono manifestazioni spot che non hanno nessun effetto concreto sulla realtà. Si usa un cerotto quando bisogna invece operare. In piazza ho visto scene poco edificanti, e tra chi ha bisogno veramente di mangiare si inserisce anche chi è li solo per arraffare. A mio avviso le strade da percorrere sono altre. È necessario trovare degli accordi tra le associazioni dei consumatori, commercianti e anche operatori economici, come gli artigiani, per bloccare i prezzi a lungo termine».

Nessun commento: