venerdì 29 ottobre 2010

il sindaco se non e' sceriffo si insceriffera'?

il consigliere Bordin punta il dito su zanonato, sindaco piu' muratore che sceriffo.

da gazzettino.it

«Il vero guaio di Padova è la sicurezza. Zanonato minimizza il problema ma i cittadini lo vivono sulla loro pelle tutti i giorni. È per questo che "Padova della Libertà con Rocco Bordin" andrà nelle piazze con un questionario per sapere come si sentono i cittadini e da lì partirà una petizione per avere finalmente più sicurezza».
È questo il grido di battaglia che il consigliere del Pdl Rocco Bordin, il più votato alle ultime elezioni, ha lanciato ieri con accanto una folta rappresentanza di simpatizzanti e consiglieri di quartiere. Tra di loro c’erano anche due immigrati, Faith Innoyeze e Youssef Trouche che abitano al numero 15b di via Confalonieri. Le loro testimonianze di "regolari" che hanno voglia solo di lavorare e vivere in pace sono particolarmente indicative. «Da quando "via Anelli 1" è chiusa, è cominciata "via Anelli 2" - dice Faith - io lavoro tutto il giorno e ho due bambine. Quando torno a casa alla sera loro mi dicono che hanno paura ad entrare in casa. Ci sono solo brutte facce in giro. E di notte poi non ne parliamo. Ci sono rumori sono continui fino alle 5 di mattina. Che cosa succeda non lo so. Io mi barrico in casa». Yuossef insiste: «Polizia e carabinieri passano in continuazione ma non riescono a fare niente. La mia ragazza quando va al lavoro è molestata continuamente da un gruppo di tunisini. Nei due bar della via succede di tutto, gridano e si accoltellano».
Se questa è la situazione più difficile non è che in altre zone della città vada meglio. Mario Forzan consigliere al Cdq2: «Vorremmo risposte sul campo nomadi. Ce n’è uno di abusivo e il sindaco non lo sposta». Alessandro Andò, consigliere del Quartiere 1, presente con Rosario Patanè: «La zona fra la stazione e piazza de Gasperi è l’esempio di una prevenzione mancata. In piazzetta Conciapelli siamo riusciti noi con un’azione di guardiania in collaborazione coi Vigili ad ottenere risultati. Perché non si fa in tutta la città?». Silvio Rossi è nel consiglio del Quartiere 6 «Da via Lagrange alla parrocchia di Santo Stefano ci sono stati episodi legati a bande di ragazzi dell’est, la parrocchia delle Cave è stata aggredita e alla caserma Romagnoli dismessa continuano le intrusioni». Orazio Marcon del Comitato del Quartiere 2 insiste: «Sui nomadi di via Ferrero perché il sindaco non applica l’ordinanza di sgombero per motivi igienici come ha fatto il suo collega di S. Angelo di Piove? E le prostitute? Milano ha risolto multando anche loro di 500 euro. Sono diminuite di due terzi». Zena Giacomelli parla del Quartiere 5. «I furti sono quotidiani alla Sacra Famiglia. In via Urbino hanno fatto tutti gli appartamenti».
È Rocco Bordin a raccogliere il testimone. «Visto che in consiglio comunale, mero esecutore dei voleri della giunta queste cose non si possono discutere, ne parleremo con la gente. Da sabato sotto il Volto della Corda e poi nei quartieri con un banchetto porremo dieci domande sulla sicurezza alla gente. E faremo le nostre proposte: vigili urbani in strada e meno negli uffici: almeno 15 vigili di quartiere che oggi non ci sono. Presidi multi-forza nelle zone a rischio; controlli mirati nelle serate dello spritz; sgombero delle aree occupate dai nomadi illegalmente».

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