giovedì 25 novembre 2010

manifestanti NON autorizzati

mi chiedo a sto punto se ci saranno conseguenze, ma la domanda e' retorica, perche' la risposta e' certamente no.
sti 4 sbandati possono fare e disfare, tanto paga Pantalone (o al piu' paga papa').
sfaticati rompiscatole.
2 giovani feriti... verrebbe quasi da dire: pchi.
Invece andrebbero fermati, questi arroganti prepotenti ignoranti.

da gazzettino.it

Città bloccata per larga parte della mattina e traffico in tilt. La manifestazione spontanea degli studenti, impegnati in vari presidi di protesta sul Ddl Gelmini, ha complicato non poco la viabilità cittadina fino alle prime ore del pomeriggio di ieri. Dalle 9 erano partite le iniziative in diverse facoltà (Scienze, Lettere e filosofia, Scienze Politiche, Psicologia) in occasione della discussione del decreto di riforma dell'Università alla Camera. Attorno alle 11 oltre 800 studenti si sono mossi spontaneamente verso la stazione ferroviaria, bloccando l'ingresso e il piazzale per circa un'ora. Gli uomini della Digos, coordinati da Lucio Pifferi, hanno denunciato i manifestanti per interruzione di pubblico servizio, manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.
«Si tratta di un giornata fondamentale per mostrare che una generazione non si arrende - ha sottolineato Sebastian Kohlscheen, tra i leader della protesta - che non si fa imporre un modello di comportamento. Una protesta non organizzata e non prevista, flessibile contro la precarietà che ci vogliono imporre». La manifestazione padovana è stata strettamente collegata con quanto accadeva a Roma, dove era presente una delegazione dei collettivi universitari di Padova e Venezia (che oggi saranno raggiunti anche dai rappresentanti dei ricercatori).
Dopo aver bloccato il piazzale della stazione il corteo si è portato verso cavalcavia Borgomagno, dove è stato fermato il transito del tram nei due sensi di marcia. Poi è stata coinvolta la circonvallazione esterna, via Sarpi, via Bronzetti, corso Milano e il cavalcavia di via Vicenza.
Una volta raggiunta la sommità del cavalcavia la manifestazione è stata fermata dagli uomini del secondo reparto Mobile, per evitare che la protesta, e i conseguenti blocchi, si spostassero nella tangenziale, con ovvi rischi anche per l'incolumità delle persone coinvolte. Qui è partita una carica che ha respinto il corteo. Nell'episodio due studenti sono rimasti feriti.
La manifestazione non si è però dispersa è ha raggiunto la Specola, dove era in corso un presidio dei ricercatori. Nell'ambito dell'iniziativa "Portiamo in alto l'Università" erano stati issati sulle mura dello storico osservatorio, simbolo del metodo scientifico, due striscioni: "Ricerca=Futuro" e "Ddl Gelmini=Macerie". La protesta si è conclusa attorno alle 14.30 davanti al palazzo del Bo dove i manifestanti si sono dati appuntamento nelle facoltà dove oggi proseguiranno le iniziative.

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