martedì 6 luglio 2010

ztl all'Arcella (2)

niente, non c'e' nulla da fare, non ce la fanno.
Allora, una ztl in via bernina, una via di locali, problematici, ma sempre esercizi con licenza.
Quindi il comune non e' in grado di gestire la zona, allora ci piazza una bella ztl, mi chiedo chi abbia in gestione questi locali come la prendera', e soprattutto, visto che molti frequentatori sonos tudenti che si muovono in bicicletta, come li fermera' la ztl? sono solo pagliacciate, tanto per far vedere che si fa qualcosa, non importa che sia perfettamente sciocco ed inutile.
La ztl antiprostitute, che dire, che sciocchezza, le stanno spalmando dappertutto ste ragazze, le spostano dal Pescarotto e vanno in via Manara, le spostano da via Manara e se ne vanno verso Mortise, le spostano da li e tornano in via D'Avanzo, come ai vecchi tempi, terminato il giro di Padova nulla cambia e il giro riparte, che sciocchezze!!!!

da gazzettino.it
Una, la Ztl in via Bernina, che dovrebbe regolamentare il traffico selvaggio nella zona del Borgomagno in cui sono ospitati molti locali notturni e circoli associativi, potrebbe essere realizzata già in settembre. Per l'altra, la Ztl in via Avanzo, pensata per scoraggiare la presenza delle prostitute e dei loro clienti, è prevista la prossima richiesta di un parere tecnico da parte del Settore mobilità di Palazzo Moroni.
«La proposta della duplice Ztl è partita dai residenti - spiega Luca Piccoli, coordinatore della Commissione sicurezza del Quartiere2-Arcella - In un caso per mettere fine al traffico, e alla sosta, senza regole nell'area che comprende i locali presenti in via Bernina. Nell'altro per cercare di limitare la presenza di lucciole sui marciapiedi di via Avanzo. Dai dati che ci sono stati forniti dall'Associazione Mimosa, infatti, nel periodo estivo, lungo via Avanzo, si conta una ventina di prostitute ogni sera». Le richieste dei residenti sono state ribadite anche giovedì sera nel corso della riunione della Commissione sicurezza che si è tenuta nel posto di polizia, chiuso ormai da tempo, sul retro della stazione ferroviaria.
«È stata un'assemblea molto partecipata, di un organo istituzionale, che non ha assolutamente promosso alcuna propaganda politica - tiene a precisare Luca Piccoli - Abbiamo raccolto molti pareri arrivati dai tanti cittadini presenti. Tra le segnalazioni abbiamo fatto nostra l'iniziativa di introdurre il divieto di sosta in via da Pordenone. Anche in questo caso per tutelare i residenti, sempre più in difficoltà vista la presenza di auto parcheggiate davanti alle loro case in maniera selvaggia».

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