venerdì 12 giugno 2009

risultati elezioni (4)

peccato.
Chiaro che dopo aver speso tanto tempo (e denaro) per far qualcosa in quartiere per il bene di tutti e non venir riconsociuti adeguatamente nelle urne e' deprimente, ma alla fine lo s'e' fatto per il quartiere e qualcosa s''e ottenuto.
Ovvio che essere nella stanza dei bottoni avrebbe fatto bene a tutta la Stanga ma anche cosi' certi risultati si sono ottenuti, il piu' importante? costringere la'amministrazione attuale a considerare la Stanga come una parte di padova, non lo sgabuzzino da tenere chiuso.
vedremo.

dal Gazzettino di Padova.
Giovedì 11 Giugno 2009, I "cavalieri" sono rimasti senza armatura, e qualcuno ha anche deciso di riporre le armi. I risultati delle elezioni comunali hanno infatti sancito la debacle dei comitati cittadini anti-degrado che dopo l’azione nei loro quartieri di riferimento avevano tentato il grande salto nella politica che conta. Forse la spinta decisiva per quelli che vennero ribattezzati i "magnifici cinque", ovvero Gisella Scanferla del comitato Manara, Paolo Manfrin dello Stanga 6, Denis Menegazzo del Pescarotto, Maurizio Meridi di Sos Padova e Massimiliano Pellizzari di Comres, lo scorso settembre l’aveva data l’onorevole del Pdl Filippo Ascierto quando per loro era arrivato a parlare addirittura di una nomina a Cavalieri della Repubblica per l’impegno civile che avevano profuso nel denunciare le situazioni di degrado, contribuendo a combattere la battaglia per la sicurezza in città. Ma nove mesi dopo il responso delle urne respinge ogni loro velleità.
Paolo Manfrin e Gisella Scanferla, che hanno deciso di sostenere il sindaco uscente Flavio Zanonato fondando la lista Comitati città sicura, escono dalla due-giorni elettorale raccogliendo lo 0,40 per cento e 114 preferenze il primo, 7 la seconda. Denis Menegazzo e Maurizio Meridi, che nel frattempo avevano stretto l’alleanza per fare nascere Padova Sicura in appoggio a Marco Marin hanno chiuso con lo 0,66 per cento frutto di 746 preferenze, 104 per Menegazzo e 81 per Meridi. Infine Massimiliano Pellizzari, che ha deciso la corsa in solitaria candidandosi a sindaco e raccogliendo con la sua lista Padova Rinasce 225 voti e lo 0,2 per cento. E così se l’impegno anti-degrado ne aveva fatto unire forze e intenti, quello politico, come spesso accade quando in ballo ci possono essere prestigio, visibilità personale e il miraggio di raccogliere anche solo una piccola frazione di potere, li ha divisi.
«Non è andata come pensavamo – commenta schietto Menegazzo – La gente non ha gratificato gli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni. Per me l’esperienza del comitato Pescarotto quindi si chiude qui. Perché se dopo tutti i problemi che abbiamo segnalato e le soluzioni che abbiamo proposto per risolvere il degrado che attanagliava la nostra area, in risposta ci sono state date 104 preferenze, beh, allora significa che la nostra attività non è stata capita». «Continuo a ricevere incoraggiamenti e pacche sulle spalle – conclude l’ex presidente del comitato Pescarotto -, però adesso non bastano più. Indipendentemente da chi vincerà il ballottaggio io ho chiuso ogni attività. E suggerisco anche agli altri comitati di seguire il mio esempio. Questo quartiere evidentemente merita di vivere nello schifo in cui è stato per cinque anni».
E se Menegazzo passa e chiude, Paolo Manfrin si prende tempo per riflettere prima di prendere una decisione: «Come comitati dovremo fare una riflessione profonda. Purtroppo il risultato elettorale, che per la nostra lista ritengo comunque buono, ha premiato i partiti e la logica bipolare. Gli elettori sono andati a votare come pecore, senza pensare a chi davano il loro voto. Invece delle persone hanno guardato al simbolo politico, e noi comitati non siamo stati riconosciuti come possibili rappresentanti istituzionali della città».
Chi invece si sente ancora protagonista e convinto del proprio ruolo di ago della bilancia nel prossimo ballottaggio è Massimiliano Pellizzari: «Ci sono diverse persone, di entrambi gli schieramenti, che ci stanno contattando. A loro porteremo il nostro programma e in base alle risposte che riceveremo indirizzeremo il nostro elettorato».
Matteo Bernardini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi complimento invece con micalizzi, che invece i voti li ha presi. evidentemente il buon lavoro paga. saluti,
Marco

Andrea Drugo ha detto...

micalizi ha sicuramente avuto un successo personale notevole, secondo me immeritatamente, ma non si puo' negare.
La cosa da chiedersi secondo me e' come mai? Certo il quartiere 3 e' grande e io in questo blog mi son focalizzato sul Pescarotto e la Stanga percio' forse il successo del pdq e' da ricercarsi altrove, e' l'unico motivo plausibile che trovo