mercoledì 10 agosto 2011

l'inutilita' del burocrate

anzi, la dannosita' del burocrate, leggete e stupite:

(da gazzettino.it)

Il piano sicurezza del Comune?
Fare le multe ai padovani
di Silvia Rocchini
Martedì 9 Agosto 2011,
Abito al Portello: sulla zona inutile spendere tante parole. Nel mio vicolo è normale trovare cartacce, escrementi umani bottiglie e bicchieri, raramente gli addetti puliscono (limitandosi alle vie principali) e io, una delle poco residenti (molti studenti e stranieri di passaggio) mi ritrovo spesso a raccogliere un po' di tutto.
C'è divieto di sosta in tutto il vicolo, ma le macchine parcheggiate non mancano: lasciate per brevi commissioni, o dagli abitanti che non possono mettere monetine tutto il giorno o non possono chiedere il parcheggio residenti o dagli invitati alle quotidiane feste di laurea in zona. Il divieto di sosta è stato messo circa 10 anni fa a seguito di un esposto contro Lo Spaccone, non riuscendo gli abitanti a entrare fisicamente in casa, a causa della quantità di mezzi accatastati. Ora la situazione è molto cambiata, grazie alla presenza di un circolo assai meglio gestito (Carichi Sospesi), che passa parola ai suoi soci di non parcheggiare. Io abitualmente lascio di solito l'auto negli spazi autorizzati. Agosto: studenti e molti stranieri rincasati per le vacanze. Nessuna festa di laurea. Oggi è perfino passato un operatore ecologico. Portello deserto. Torno dalle spese con un amico che mi ha dato una mano, ognuno con il suo mezzo (uno con il cane in auto, uno con gli scatoloni di spesa). Scarico, do indicazioni ai figli di come riporre gli acquisti. Cinque - dieci minuti e fuori c'è già un solerte agente di polizia municipale che multa i nostri mezzi. A dire la verità un mezzo era già stato multato (niente da dire), l'altro non ancora. Gli chiedo se può evitarlo: non stiamo dando fastidio a nessuno, ho appena scaricato e ho tutta l'intenzione di spostare il mezzo. Esprime dei dubbi sul fatto che stia scaricando (in effetti ho appena finito, ma lo invito a entrare i cucina dove ci sono ancora scatoloni e borse). Continua a scrivere il suo verbale (sbagliando tra l'altro l'indirizzo della rilevazione). Gli faccio presente che non mi sembra che la mia auto sia Il Problema del Portello, ma che nel vicolo si trova molto altro tutti i giorni e tutto passa quasi sempre sotto silenzio. Replica che lo sto accusando di non sapere fare il suo lavoro. Non è proprio così, gli dico che so come deve lavorare (lavoro anch'io nella pubblica amministrazione), gli chiedo solo buon senso, ma ormai si è arrabbiato, mi chiede dove lavoro (segnandoselo su un pezzetto di carta... mi farà licenziare???) e i documenti, minacciando testualmente che se non li esibisco (e perchè non dovrei farlo? E' un suo diritto chiedermeli) "chiama un'altra macchina e mi fa portare dentro". Il tutto sotto gli occhi dei miei ospiti e di un paio di vicini.
Sono una persona corretta, so cosa devo fare, prendo la multa (entrambe le multe, anche quella dell'amico che mi ha portato la spesa) e le pago entro tre quarti d'ora (in posta aspetto mezz'ora, ho due persone davanti). So perfettamente che il dovere di quell'agente era multarci, ha fatto il suo dovere. Se l'obiettivo della nostra amministrazione è far rispettare le regole, tanto di cappello all'agente che è stato così ferreo e rigido. Obiettivo centrato. Anzi, tripli complimenti, perchè mi ha assicurato che prende nota dei nostri mezzi e "ogni volta che sarà al Portello, dato che (ci chiarisce) è il Nostro Poliziotto di Quartiere, verrà a verificare che non siano davanti a casa e nel caso li multerà nuovamente". Se non ha di meglio da fare... Se invece l'obiettivo della nostra amministrazione e dei suoi superiori è far sentire a proprio agio e sicuri i cittadini, ... beh, lascio la conclusione a chi di dovere.
Silvia Rocchini

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