venerdì 17 ottobre 2008

parlar coi muri

Ho saputo che la nostra geniale e fantasiosa amministrazione ha trovato un modo originale per affrontare (ma non risolvere credo) la situazione di disagio che si protrae ormai da anni in via
Confalonieri.
Un bel giro di rete (antidegrado la chiamano, non so chi abbia potuto coniare un simile nome) e un pajo di cancelli, et voila', il gioco e' fatto, pensano loro.
C'e' un termine specifico mi pare per chi continua a sbagliare e non riesce ad imparare dai prorpi errori.
Fu Zanonato a far circondare il complesso Serenissima da una bella ringhiera, antidegrado s'intende, cosi' da controllare chi entrava e chi usciva piu' facilmente, fu creato cosi' il ghetto, ed e' finita che anni dopo Zanonato ha innalzato il muro, e poi, fiero del successo e dell'aver fatto di colpo sparire la delinquenza da via Anelli, ha fatto chiudere tutto il complesso, e finalmente
oggi in zona e' tornata la pace.
Poi in via Manara, un bel recinto, anche quello antidegrado, che fantasia.
Ma ora la vera novita'.
La rete... antidegrado.
Un successo annunciato.

dal gazzettino del 17 ottobre
Nelle prossime settimane verranno installate nuove barriere metalliche che serviranno a isolare i venditori di sostanze stupefacenti
Cancelli anti spaccio in via Confalonieri
La richiesta è arrivata dalle famiglie dei condomini 15A e 15B, i quali si sono rivolti all’amministratore
Ancora una volta per cercare di complicare la vita agli spacciatori il Comune deve ricorrere all'installazione di cancelli. Nei prossimi giorni, infatti, verranno collocate delle nuove barriere metalliche per delimitare lo spazio esterno annesso ai condomini situati ai civici 15A e 15B di via Confalonieri.

Tutto è nato da un'istanza presentata dai residenti a Claudio De Nicola, amministratore delle palazzine, il quale a sua volta l'ha girata all'assessore Marco Carrai.

«Abbiamo accolto la richiesta - ha spiegato quest'ultimo - e quindi ora precederemo con il montaggio delle barriere in metallo che speriamo servano a ostacolare i traffici degli spacciatori di sostanze stupefacenti, che stazionano a tutte le ore del giorno e della notte davanti a questi edifici. Avevamo anche installato una telecamera, che filma continuamente quanto avviene nell'area in questione, ma è servita a ben poco. Pertanto non ci resta altro che provare a mettere le inferriate».

Il cortile della palazzina B sarà chiuso con un cancello carrabile riservato agli automezzi e con uno pedonale; un'ulteriore protezione sarà costituita da una rete metallica. A isolare il condominio A, ci saranno altre tre strutture analoghe.

Gli edifici in questione sono quelli di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi in seguito alle proteste di coloro che abitano nella zona, i quali avevano denunciato la presenza, oltre che di pusher, anche di lucciole che si prostituivano all'interno degli appartamenti. Alcune di queste abitazioni sono oggi libere, ma i proprietari piuttosto che affittarli a inquilini che avrebbero creato problemi, hanno preferito lasciarle sfitte in attesa che l'area venga riqualificata e quindi torni a essere abitata da famiglie normali.

Per far montare le inferriate il Comune spenderà complessivamente 15 mila euro. All'interno delle palazzine abitano in questo momento una quarantina di famiglie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non confondiamo le idee! la colpa non è solo degli stranieri...ricordate Leonida Agosti?....bene ora ricordatevi questi due nomi: Medea Gianpaolo e rag. De Nicola......chissà come mai gestiscono da 20 anni condomini nelle vie confalonieri, curiel, brotto, ecc... sono proprio sfortunati, sono tutti condomini ben noti per motivi di "degrado"....che ci sia sotto qualcosa???? meditate gente, meditate