venerdì 3 ottobre 2008

2008 fuga dalla Stanga

dal gazzettino del 2 ottobre 2008
(checche' ne pensi il pdq3 Micalizzi)

Funerale per la Stanga: i negozi se ne vanno e "salta" il nuovo park
A breve traslocheranno la farmacia e altre attività E c’è chi ha chiuso per sicurezza le vetrine su via Venezia
Sono passati quattordici mesi dalla chiusura definitiva del residence "Serenissima" di via Anelli, con la blindatura dell'ultima palazzina, la 29. Ma la tanto promessa riqualificazione dell'area ancora non è altro che un miraggio. I sei blocchi sono ancora in piedi e la zona resta terra di spacciatori nordafricani e tossicodipendenti italiani. Qualche imprenditore, al rilancio del quartiere promosso dalla giunta, ci aveva creduto. Non solo: aveva anche pensato di ridare vitalità alla propria attività. Ad esempio, in un ben noto complesso di piazzale Stanga, si sarebbe dovuto costruire un parcheggio per 250 posti auto. Il proprietario sembra avesse già pagato al Comune gli oneri di urbanizzazione (una cifra intorno ai 40 mila euro) e l'amministrazione, sicura che l'ex complesso-ghetto sarebbe stato ristrutturato, se non raso al suolo e ricostruito, gli avrebbe rilasciato la concessione edilizia. Il tempo però è passato e l'imprenditore, che non ha più voluto-potuto costruire il parcheggio, dato che la riqualificazione non c'è mai stata, avrebbe chiesto indietro al Comune il denaro versato. Cosa non facile, visti gli ostacoli burocratici e le casse comunali praticamente a secco. Probabilmente, per evitare di finire in tribunale, l'amministrazione comunale concederà all'imprenditore di costruire in un'altra zona di Padova, quasi sicuramente in pieno centro storico, evitando di fargli pagare altri oneri.

Che la Stanga, comunque, sia attanagliata dal degrado urbano e sociale è sotto gli occhi di tutti. Una situazione che ha portato molti negozianti di via Venezia a trasferirsi in altre zone.

Hanno già chiuso i battenti la "Croce Azzurra" e un supermercato di prodotti per la casa, accanto agli studi della emittente televisiva "La9". A breve la farmacia, ora situata sotto il complesso Biri, si trasferirà all'interno del Centro Giotto. La "Estel" armadi ha rinunciato ad avere le sue vetrine su via Venezia: nessuno si fermava più a guardarle e anzi diventavano punto di incontro per spacciatori e drogati. Infine, hanno tutta l'intenzione di continuare la loro attività altrove la concessionaria di auto "Opel" e "Divani Idea". «Appena troviamo un posto valido dove trasferirci - ha dichiarato Gabriella, responsabile del negozio - andiamo via immediatamente. Qui è impossibile sia lavorare sia vivere». Insomma, altro che riqualificazione. La Stanga sta lentamente morendo, mentre gli unici provvedimenti adottati sono stati, come dire, "passivi": le telecamere per la videosorveglianza.

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