sabato 14 agosto 2010

la situazione della prostituzione

secondo il gazzettino

Il fenomeno della prostituzione a Padova nell’ultimo decennio è stato in forte espansione. Si è sviluppato soprattutto a nord della città, nei quartieri Arcella, Mortise, Pescarotto e Stanga. Sono centinaia le "lucciole" romene, nigeriane e sudamericane che tutte le sere, con qualsiasi tipo di clima, si posizionano sui marciapiedi, vicino ai distributori di benzina e alle rotonde. All’Arcella nelle vie Avanzo, Aspetti e Guido Reni, fino ad arrivare a Pontevigodarzere, a partire dalle 21 marcano il territorio le prostitute dell’Est Europa. In zona Mortise, via del Plebiscito, non più tardi della settimana scorsa c’erano le "lucciole" brasiliane e colombiane. Poi un blitz della polizia municipale ha portato al sequestro di un intero stabile in via Durer, dove le sudamericane portavano i clienti per consumare la prestazione sessuale. Al Pescarotto e alla Stanga non c’è una vera e propria divisione del marciapiede. Sulla strada vanno sia le romene e sia le nigeriane. Le prostitute africane però prediligono la zona industriale. In alcuni mesi dell’anno è possibile, soprattutto vicino alla stazione ferroviaria, incontrare delle "lucciole" cinesi. I prezzi delle asiatiche sono tra i più bassi. Chiedono 20 euro per una prestazione, mentre le prostitute di altre nazionalità vogliono dai 30 ai 100 euro. Fuori mercato le poche italiane rimaste, che ricevono solo in appartamento e con prenotazione. L’amministrazione comunale, nel tentativo di risolvere il problema, ha usato diversi strumenti di dissuasione sia per le "lucciole" e sia per i clienti. Nel 2006 al Pescarotto è stata installata la Ztl (zona a traffico limitato) dalle 22 alle 5 del mattino. Il provvedimento è servito a ridurre il fenomeno. A metà luglio la medesima soluzione è stata apportata nel quartiere Mortise. Attualmente molti residenti dell’Arcella vorrebbero che la Ztl venisse applicata anche in via Avanzo, dietro la stazione ferroviaria. Sarà difficile però che il Comune consenta in questo caso una zona a traffico limitato, considerando che via Avanzo è un’arteria della circolazione. La Giunta Zanonato ha poi approvato un’ordinanza che consente agli agenti municipali di multare fino a 500 euro le prostitute trovate in abiti troppo succinti e i clienti che per contrattare il prezzo della prestazione fermano l’auto creando intoppi al traffico. A queste restrizioni si devono aggiungere i continui controlli attuati da polizia e carabinieri, che vengono organizzati almeno un paio di volte a settimana.

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