martedì 2 settembre 2008

serrata di solidarieta'

iniziativa sicuramente discutibile, ma comprensibile.
significativa per dimostare il clima ormai che si respira alla Stanga, siamo arrivati alla contrapposizione, noi-loro, tutto grazie al successo della sinistra giunta nella gestione di via anelli.

dal gazzettino di Padova del 2 settmebre 2008

Dopo la denuncia di un algerino contro una pasticciera ("devi lavarti") della Stanga
Una serrata di solidarietà
Massiccia partecipazione dei commercianti con striscioni provocatori e slogan
(M.B.) «Da quando mi sono integrato: il giorno non mangio, ma bevo dalla mattina alla sera, ho imbavagliato mia moglie, vivo sotto un ponte e non mi lavo e se mi va bene denuncio gli italiani così tiro a campa'. Viva l'Italia».

È solo uno dei tanti striscioni, cartelli e slogan che ieri pomeriggio, dopo le 15.30 sono comparsi alla Stanga, dove i negozianti hanno organizzato una simbolica "serrata della solidarietà" per esprimere la loro vicinanza alla titolare della pasticceria Gastaldello denunciata da un immigrato, regolare, algerino per avergli detto che se voleva ritornare nel suo locale prima avrebbe dovuto lavarsi, perché puzzava troppo.

Ma accanto ai commercianti, la cui partecipazione è stata massiccia, si sono schierati anche i comitati di zona, dallo Stanga 6 di Paolo Manfrin al Pescarotto di Denis Menegazzo, passando attraverso il comitato Manara di Gisella Scanferla e terminando con quello del Piovego di Francesco Tessaro.

«Ormai ha detto Paolo Manfrin quelli discriminati, in questo quartiere che grazie alla nostra amministrazione comunale è diventato un'enclave araba, quelli discriminati siamo noi padovani che non ci sentiamo più a nostro agio in quella che invece dovrebbe essere prima di tutto la nostra città».

E lo stato d'animo del presidente del comitato Stanga trova piena corrispondenza in un altro grande cartello mostrato dai manifestanti, che recita: "La Stanga non è Algeri", scritto anche in arabo, per non lasciare adito a dubbi.

«La partecipazione è stata grande termina Manfrin e questo dovrebbe far riflettere più di qualcuno. E ad abbassare le serrande dimostrando così tutta la propria disillusione e preoccupazione per quanto sta avvenendo sono stati persino alcuni negozianti stranieri».

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