martedì 2 settembre 2008

muro contro muro

come al solito ognuno ha la sua versione, certo che pero' ci vuole una gran faccia di tolla per affermare che lo sgombero di via Anelli e' stato un successo, detto poi da uno che in zona non si e' mai visto, forse questo successo (?!?!?!?) glielo avra' riferito il prono presidente di quartiere a sinigaglia?
che vengano a passeggiare per il Pescarotto, e non a ore impossibili, dopo cena, per prendere una boccata d'aria, a fare lo slalom tra i romeni e gli arabi che stanno agli angoli delle strade?
in via tonzig si sono perfino organizzati portando le sedie in strada per non stancarsi durante il laovro, in attesa dei clienti....
dite voi se questo e' un successo

Dal gazzettino di Padova del 2 settmebre 2008
A due anni dalla costruzione del "muro" e a uno dallo sgombero e dalla chiusura dei condomini del complesso immobiliare Serenissima
Via Anelli, il Bronx e le polemiche continuano
Lo spaccio di droga continua come prima in tutta la zona. La riqualificazione è bloccata dalla burocrazia
(M.B.) Via Anelli non vuole morire. A due anni dalla costruzione del muro e a uno dallo sgombero e dalla chiusura dei sei block che creavano il residence Serenissima divenuto poi famoso come il Bronx di Padova, lo spaccio di droga nella strada della Stanga e in quelle limitrofe non è cessato. Tutto questo mentre l'area è in attesa di una riqualificazione che tarda a partire, fermata dai continui rimpalli politici e burocratici riguardo il futuro dell'ex ghetto.

«Lo avevo sempre detto ricorda l'onorevole del Pdl-Alleanza nazionale, Filippo Ascierto che il muro non era certo la soluzione definitiva. La chiusura di via Anelli è stata un flop. Questa è la verità, perché prima di sgomberare le palazzine si doveva pensare ad allontanare i pusher e i clandestini che invece si sono solo spostati di qualche metro. Molti infatti sono finiti nel piccolo parcheggio sul retro del centro Giotto, altri sparpagliati nel resto del quartiere e in quelli vicini. Insomma non è stato risolto nulla».

«Anzi riprende con forza il parlamentare se c'è stata una bonifica è per merito di Alleanza nazionale che ha trasferito la sua sede proprio di fronte al Serenissima e dei comitati di quartiere che non hanno mai mollato, né abbassato la guardia».

Poi un immancabile plauso al lavoro svolto soprattutto dai militari che dal 4 agosto stanno monitorando anche la zona dell'ex-ghetto: «L'arrivo dell'esercito sottolinea Ascierto è stato importante. Fondamentale. È chiaro che non possono essere in ogni luogo, però la loro presenza è un forte deterrente soprattutto per la microcriminalità».

E sul futuro del Serenissima le idee dell'onorevole sono chiare: «Quelle palazzine ribadisce andrebbero rase al suolo. E questa è la prima cosa che faremo quando in primavera torneremo ad amministrare Padova. Perché quando si parla di lotta al degrado ci vuole coraggio. Ci vogliono le palle. Non basta invocare sempre più poteri ai sindaci e poi non fare niente».

Ma all'irruenza del parlamentare del centro destra, fa da contraltare la riflessione del vice sindaco, Claudio Sinigaglia: «Fosse dipeso solo da noi in via Anelli avremo già buttato giù tutto. Il punto è che ci sono vincoli ben precisi da rispettare e che la riqualificazione continua ad essere ostacolata dai privati. Come amministrazione comunque non stiamo lasciando nulla di intentato. E l'efficacia che possono avere i nostri provvedimenti è legata agli strumenti che si hanno a disposizione».

Facendo così capire che quelli relativi alla lotta allo spaccio non sono attualmente sufficienti per debellare il problema.

«Da questo punto di vista sottolinea il vice sindaco il nuovo Pacchetto-sicurezza del governo-Berlusconi non ha portato grandi cambiamenti. Ci servono mezzi più rigorosi, e questo non solo ai comuni, ma anche ai magistrati e alle forze dell'ordine che altrimenti vedono il loro lavoro mortificato. Non è infatti possibile arrestare un pusher e ritrovarselo davanti il giorno dopo. Chi spaccia deve essere espulso. Immediatamente. Gli immigrati che compiono un'azione del genere debbono sapere che quella è l'ultima che fanno, almeno qui, in Italia».

Infine non manca una replica alle parole dell'onorevole Ascierto.

«Lui conclude Claudio Sinigaglia quando parla di via Anelli fa terribilmente fatica a spiegare quello che è stato un successo della nostra amministrazione, che sin dal primo giorno in cui si è insediata ha lavorato a testa bassa per risolvere il problema del ghetto. Ci manca solo un piccolo tassello per chiudere il lavoro, e confidiamo di avere notizie positive e novità importanti già entro la fine dell'anno».

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