mercoledì 10 ottobre 2007

Residenti operai

Da "Il Gazzettino di Padova" del 10/10/2007

Malta e cazzuola, i residenti del Pescarotto , ieri mattina, si sono improvvisati manutentori stradali e hanno sistemato il marciapiede di via Tonzig, nel tratto davanti alla scuola musicale Gershwin.

«È da oltre un anno - denuncia Carmelo Delia vice presidente del comitato Pescarotto - che abbiamo ripetutamente chiesto al Comune di mettere a posto questo tratto di strada. Ma nulla è stato fatto. Nel frattempo diverse persone sono cadute, una signora, a giugno, si è anche rotta i legamenti del ginocchio».

«Il Consiglio di quartiere - riprende Carmelo Delia - ci aveva assicurato che nelle sue casse sarebbero entrati 400 mila euro proprio per la sistemazione degli spazi verdi, dell'illuminazione, e dei marciapiedi sconnessi che ci sono nelle vie del nostro quartiere. Nessuno di questi interventi è avvenuto. Inoltre perché qui, in via Tonzig, fosse cambiato un palo della luce, pericolante, abbiamo dovuto chiamare i pompieri».

E accanto ai residenti, l'onorevole di Alleanza nazionale, Filippo Ascierto, che togliendosi la giacca e prendendo la cazzuola per coprire il buco sul marciapiede esclama sorridendo: «Beh, alla faccia della casta!...oggi faccio il muratore, ieri, in via Anelli, lo spazzino. È incredibile pensare che in questa strada il problema del marciapiede c'è da almeno due anni e nonostante le segnalazioni dei residenti mai nessuno è intervenuto. L'amministrazione latita, totalmente».

«Ma li capisco - continua ironico il parlamentare di Alleanza nazionale -, perché stanno realizzando tante cose importanti per la città: la nascita del Partito democratico, la legittimazione delle coppie di fatto, trovare una casa a tutti gli immigrati. Intanto ai padovani promettono stanziamenti straordinari per i quartieri, ma nessuno vede dove vengono investiti».

«Nonostante tutti i disagi che continuiamo a sopportare - ripete un residente del Pescarotto - l'amministrazione sappia che noi non cederemo, e che continueremo a combattere per il rispetto della legalità e perché il nostro quartiere sia davvero tutelato, cosa che purtroppo invece non sta accadendo. È triste dover prendere atto che dobbiamo essere noi abitanti ad arrangiarci se vogliamo "rattoppare" un marciapiede. Dove sono i nostri amministratori?».Matteo Bernardini

Nessun commento: