mercoledì 31 ottobre 2007

Pescarotto 29 - Controlli

Dal gazzettino del 28 ottobre

PESCAROTTO
«Chiediamo le dimissioni dell'assessore alla Polizia municipale, Marco Carrai e del comandante dei vigili urbani, Lucio Terrin». L'affermazione è del presidente del comitato Pescarotto , Denis Menegazzo, in riferimento al massiccio traffico che si è creato in via Venezia e zone limitrofe per la Fiera delle auto e moto d'epoca.

«Sia bene chiaro - ha proseguito Menegazzo - che non abbiamo nulla contro la Fiera. Anzi, siamo contenti che attiri un sacco di gente e faccia girare l'economia della città. Il problema è che il quartiere Pescarotto è stato completamente invaso dalle macchine e a controllare l'imponente afflusso di traffico non abbiamo visto un solo vigile urbano. Significa che Carrai e Terrin su 250 agenti municipali, non ne hanno trovati almeno quattro da mettere in area Fiera. I residenti del Pescarotto - ha sottolineato Menegazzo - hanno avuto grandi problemi a uscire dalle loro case con le auto, perchè molti passi carrai sono stati ostruiti. Abbiamo registrato veicoli parcheggiati sopra le aiuole e in alcuni punti era addirittura impossibile passare. Se per caso serviva un'ambulanza sarebbero stati guai. Una vergogna, senza contare tutto lo smog che abbiamo dovuto sorbirci». L'attacco di Menegazzo a Comune e vigili urbani non finisce qui. «Al Pescarotto c'è la zona a traffico limitato dalle 22 alle 5 del mattino - ha ricordato -, però non viene rispettata da nessuno. Il motivo è sempre lo stesso: in quartiere manca completamente la polizia municipale. A questo punto ci sentiamo presi in giro. La Ztl serviva per allontanare spacciatori e clienti, ma alla fine nulla è cambiato».

L'occasione è propizia per Menegazzo, poi, per rispondere all'assessore all'Immigrazione Daniela Ruffini, sempre in riferimento alla moschea di via Anelli.

«Non avevo dubbi - ha dichiarato Menegazzo - che l'assessore Ruffini non avrebbe mai pagato di tasca propria la bolletta della luce della moschea: infatti ho detto che avrebbe trovato il modo di far pagare a qualcuno la bolletta della corrente al luogo di culto islamico. Il suo buon cuore per gli extracomunitari è cosa ben nota a tutta la città, ma stranamente la mia frase ha offeso e scandalizzato solo lei. Comunque se mi vuol citare in giudizio per le mie idee o per le mie supposizioni si accomodi».

Marco Aldighieri

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