domenica 1 marzo 2009

per fare chiarezza

interviene anche il questore sulal questione "ronde" o "passeggiate" a sostenere che non si tratti di ronde, quindi, aggiungo io, che i pagliacci dell'amministrazione che ne paventano il diffondersi e gli imbecilli del pedro imparino l'italiano prima di esporsi al dire fandonie.

dal gazzettino di Padova:
Domenica 1 Marzo 2009, «Non si è mai trattato di ronde, ma solo di manifestazioni autorizzate». Il questore Luigi Savina chiarisce una volta per tutte che politici e cittadini non hanno mai organizzato delle vere e proprie pattuglie, ma solo degli appuntamenti di piazza che di volta in volta la questura ha autorizzato. «Le ronde - ha sottolineato Savina - implicano un impegno giornaliero e costante. Non solo, chi li effettua attraverso l’uso del telefono cellulare deve segnalare alle forze dell’ordine la presenza di persone sospette o di situazioni potenzialmente pericolose. Questo fino ad ora non è mai avvenuto. Adesso si dovrà attendere l’eventuale via libera prima del Parlamento e poi del Ministero dell’Interno del nuovo pacchetto sicurezza. Se il decreto passerà - ha proseguito il questore - allora si potrà realmente parlare di ronde, che come vuole il Governo saranno formate da ex appartenenti alle forze di polizia e incensurati». Sulla scaramuccia politica avvenuta venerdì sera in via D’Avanzo tra un gruppo di leghisti in "ronda" e i no global in strada per l’"Operazione Siberia" (durante l’inverno portano coperte e bevande calde ai senza tetto), non vuole rilasciare commenti. «Siamo in uno stato democratico - ha terminato Savina - per cui, a parte gravi e appurati problemi di ordine pubblico, la questura continuerà ad autorizzare le così dette "ronde" come le manifestazioni di piazza degli autonomi. Per noi non c’è alcuna differenza».
Intanto gli agenti della Digos nelle prossime ore guarderanno i filmati dell’acceso contatto, sarebbero volate offese, spintoni e qualche schiaffo, tra alcuni rappresentanti del Carroccio e i Disobbedienti. Forse per qualche no global si prospetta una denuncia per violenza privata.
«La sicurezza di una città - ha dichiarato il leader del Cso Pedro, Max Gallob - non si raggiunge e si difende con le ronde, ma proteggendo i diritti dei più deboli. Noi venerdì sera eravamo in strada per portare conforto ai senza fissa dimora. La verità è che siamo in piena campagna elettorale e le ronde non sono altro che una pagliacciata. La sicurezza - ha sentenziato Gallob - è anti proibizionista e mercoledì sera saremo in piazza delle Erbe proprio per portare avanti questo concetto».
A prendere posizione in negativo contro le "ronde" è anche il Sap, sindacato autonomo di polizia. In un documento il segretario provinciale Mirco Pesavento, afferma che: «nonostante ai poliziotti non vengano sempre fornite le auto con i dispositivi di sicurezza e che lo Stato ha tagliato agli agenti il 50 per cento dello straordinario del 2007 e il restante non è stato ancora pagato, si costringe i poliziotti a fare da balia ai "rondisti" e alle pattuglie dei militari. Ricordo che per mettere in sicurezza la "ronda" di venerdì è stato fornito un servizio di tre agenti e tre carabinieri».
Marco Aldighieri

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